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Non so ancora cosa voglio fare

Posted in Lavoro

Ti è mai capitato di pensare al futuro?
A cosa farai dopo la scuola o l’università?

Se ci hai pensato almeno una volta sicuramente hai visto qualcosa simile alla stanza dello spirito e del tempo.
Tutta bianca e vuota.

Alla nostra età è normale e giusto avere dubbi riguardo al proprio futuro.
Anche se a dire la verità, mezza idea, un po’ vaga e forse anche mezzo sogno nel cassetto li abbiamo tutti 😉

Ma no, sono aspirazioni che non possiamo realizzare.
Cose troppo difficili.
Il lavoro vero, quello dobbiamo cercarci.
Anche perchè: “basta chi ‘cce u travagghiu” e tutto va bene, no?

Troppo spesso rinunciamo a sogni e aspirazioni a causa di questi ragionamenti.
E’ vero.
Dobbiamo guadagnare dei soldi per vivere.
Ma questo non significa che dobbiamo necessariamente rinunciare ai nostri sogni.

Noi oggi vogliamo raccontarti di una cosa chiamata “Ikigai”.

E’ una parola giapponese e si traduce in “scopo della vita”.
Questo concetto è originario di Okinawa, nel sud del Giappone, dove vivono molti centenari.
Sembra che il motivo di una vita così lunga sia proprio l’Ikigai.

Ma cos’è questo Ikigai?
Spieghiamolo.

L’ikigai lo ottieni unendo:

  • Quello che ami fare
  • Qualcosa che sai fare bene
  • Qualcosa per cui puoi essere pagato
  • Qualcosa che sia utile alla gente

Dall’unione di queste 4 cose salterà fuori lo “scopo della tua vita” se vogliamo farla filosofica.
O più semplicemente un lavoro che ti renderà felice e soddisfatto.

Non sarebbe bello poter fare qualcosa che ci piace, e che quindi sappiamo fare bene, mentre siamo pagati e siamo utili agli altri?

Un sogno, altro che!

Cosa succede però se uno dei 4 pezzi non è incluso?
Succede che sei insoddisfatto e infelice

Raccontiamo una storia.
Carmelino e Gioacchino sono amici.

Carmelino è un bravissimo cantante, la musica è la sua passione e la sera quando finisce di studiare va in un locale di fiducia a far emozionare i clienti cantando fino a tardi.
Carmelino ama quello che fa ma si sente insoddisfatto: vorrebbe comprarsi una macchina e un telefono nuovo. Ma è al verde e nessuno lo paga per le sue belle interpretazioni musicali.

Gioacchino invece è bravissimo a riparare le auto.
Trova sempre i guasti e li sistema in poco tempo.
Per questo ha anche un lavoro: è stato assunto in un’officina ed è pagato anche bene, perchè la gente lo ama e cerca sempre lui quando le auto si rompono.
Ma Gioacchino è infelice: anche se è molto bravo a fare il meccanico, quella non è la cosa che ama fare in assoluto.
Quando era piccolo infatti amava cucinare e niente lo rendeva più felice di preparare ottime pietanze.

Qual è la morale della storia?
Sia Carmelino che Gioacchino sono entrambi infelici, perchè in quello che fanno manca sempre uno dei 4 elementi di cui abbiamo parlato.

Forse ti sembrerà impossibile riuscire a far combaciare tutte e 4 le cose, ma col tempo potresti riuscirci.

Gli adulti vogliono che facciamo un “lavoro vero e che bisogna rinunciare ai sogni per “stare con i piedi per terra”.
E’ che loro sono cresciuti in un’epoca diversa: è normale che ragionino così.
Ma oggi è possibile trovare un lavoro che ci faccia guadagnare bene mentre che ci rendiamo utili e che facciamo ciò che amiamo.
Il solo fatto di avere Internet ce lo permette.

Quindi non smettere di cercare. Prova a incastrare tutti i pezzi, prima o poi troverai la combinazione giusta! 💪

E tu?
Hai già trovato il tuo Ikigai?
Oppure stai sperimentando solo uno dei 4 aspetti?
Raccontacelo qui

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