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La Lettera che la Vergine Maria ha inviato ai messinesi

Posted in Idee e curiosità

Oggi, 3 giugno, festeggiamo la Madonna della Lettera.

Ma conosciamo tutti la storia dietro questa devozione?

Forse è meglio rinfrescarla.

Inizia tutto intorno al 42 d.C quando l’apostolo Paolo sosta a Messina.

L’apostolo si ferma probabilmente per un po’ di giorni, nei quali racconta la vita, le opere e il messaggio di Gesù di Nazaret. Raccontò anche di sua Madre la Vergine Maria, ancora vivente in Gerusalemme.

Dopo il suo passaggio la comunità cristiana messinese iniziò a crescere e rafforzarsi e nei messinesi sorse il sincero desiderio di inviare dei rappresentanti della città convertita a visitare i luoghi santi e a rendere omaggio alla Vergine Maria.

Furono in quattro a recarsi in Giudea, dove visitarono, presso la casa di Giovanni la Vergine Maria.

Secondo la tradizione si rallegrò molto per la conversione della città e fece subito scrivere una lettera diretta all’intera città: assicurò infatti la sua protezione a tutti i messinesi.

Il 3 giugno, il giorno in cui è avvenuto l’incontro, si celebra infatti la Madonna della Lettera.

Noi di GiovaME.it vogliamo riproporre oggi il testo della Lettera, che potete trovare sul sito dedicato al culto d’ a Matri ‘a Littra.

“Maria Vergine, figlia di Gioacchino, umilissima serva di Dio, Madre di Gesù Crocefisso, della tribù di Giuda,

della stirpe di Davide, salute a tutti i Messinesi e benedizione di Dio Padre Onnipotente.

Ci consta, per pubblico strumento, che voi tutti con fede grande avete a noi spedito Legati e Ambasciatori e confessate che il nostro Figlio, generato da Dio,

sia Dio e uomo, e che dopo la sua risurrezione salì al cielo, conoscendo voi la via della verità per mezzo della predicazione di Paolo Apostolo eletto.

Per la qual cosa, benediciamo voi e la stessa città,

della quale Noi vogliamo essere perpetua protettrice.

Da Gerusalemme”

Anche se quest’anno non possiamo festeggiare come abbiamo sempre fatto, noi messinesi sentiamo ugualmente lo stesso entusiasmo di ogni anno.

E non vediamo l’ora di vivere di nuovo le nostre tradizioni in totale sicurezza!

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